La ricerca vocale è una realtà sempre più solida e mira a crescere nel 2018.
Ecco perché è importante adattare la SEO ai cambiamenti che stanno avvenendo online.
Il team di Vestudio è sempre attento alle novità nel settore e giornalmente si forma attraverso corsi e lettura di articoli del settore.
La domanda che oggi ci poniamo è: la SEO per la ricerca vocale è già diventata una realtà?
Quanto viene realmente utilizzata la ricerca vocale?
Secondo quanto dichiarato dal CEO di Google Sundar Pichai, la ricerca vocale rappresenta il 20% delle query effettuate da app mobile. Inoltre il rapporto Intelligent Voice Assistants di MindMeld 2016 elenca le principali ragioni per le quali gli utenti utilizzano la ricerca vocale:
61% – ritengono utile la ricerca vocale mentre hanno le mani occupate;
30% – la ricerca vocale offre risultati più rapidi;
24% – è utile se si ha difficoltà a digitare su determinati dispositivi;
22% – è una tendenza molto interessante;
12% – è utile per evitare di confondere i menu sul proprio smartphone;
1% – Altro.
Esiste già la SEO per la ricerca vocale?
Una vera e propria SEO per la ricerca vocale ancora non esiste, ma possiamo prevederne le implicazioni.
Innanzitutto, le query saranno differenti, e di conseguenza anche le keyword.
Infatti scrivere è molto differente dal parlare, per cui molte ricerche diventeranno decisamente più colloquiali e conversazionali.
Saranno certamente da preferire le long tail e dovrà essere aggiustata la strategia SEO individuata.
Ma niente che implichi la totale ristrutturazione di un sito web!
Per gli utenti è un bene. L’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale consentirà agli assistenti virtuali di comprendere le intenzioni dei clienti con maggiore accuratezza, migliorando così i risultati di ricerca e fornendo agli utenti la risposta che stavano cercando. In parole povere, le ricerche avranno risposte più soddisfacenti.
Se non vuoi rimanere indietro e desideri adeguare subito la tua SEO per la ricerca vocale, non esitare a contattarci!