Sicurezza IT, trend 2017 e metodo continuativo

Abbiamo già parlato di sicurezza informatica continuativa pochi giorni fa.
Oggi, analizzando i trend 2017 sulla Sicurezza IT, vi spieghiamo perché questo modo innovativo di fare sicurezza può raffigurare una decisiva battuta d’arresto alle previsioni di Clusit, Cisco e del Politecnico di Milano.

Gli investimenti italiani in materia di Sicurezza IT stanno aumentando in linea con quelli internazionali.
Parliamo di un tasso di crescita del 5%, anche se ancora senza chiare strategie di utilizzo.

Ma il gap presente tra i progressi compiuti dalla Sicurezza Informatica e quelli del Cyber Crime è ancora troppo ampio.

Trend 2017

Nel 2016 è aumentato del 9,80% il numero di attacchi gravi volti a generare un guadagno immediato. Il Phishing ed il Social Engeneering (da 6 attacchi a 76 nel 2016) sono in forte aumento, ed è ancora in crescita l’attacco con Malware comune (+116%).

I settori più colpiti sono ancora la Sanità ( 102%) e la Finanza (+64%).

Come ha spiegato Alessio Pennasilico, Consiglio Direttivo e CTS Clusit: “Il mondo della sanità è un ambiente estremamente interessante per i cyber criminali. I dati sanitari hanno un valore economico molto alto ed è un contesto dove è più facile chiedere riscatti con successo: se un attacco blocca i sistemi informativi, un ospedale sarà più portato a fare quanto gli viene chiesto pur di non tenere ferme delle sale operatorie”.

Zapparoli Manzoni ha invece commentato il settore Finance: “Il 2016 è stato l’anno in cui si è registrato un picco di attacchi a Swift, sistema che gestisce le operazioni finanziarie internazionali tra banche, da sempre considerato sicuro. Si dava per scontato che le operazione caricate su Swift fossero vere, e legittime, transazioni bancarie; invece sono stati rubati centinaia di milioni di dollari facendo credere che certe operazioni fraudolente aggiunte dai cybercriminali fossero legittime”.

Come si sta muovendo l’Italia?

Manca ancora un approccio strategico.

Infatti solo il 7% delle aziende ha un orizzonte di pianificazione pluriennale per adeguarsi al Gdpr.
Per chi non ne fosse a conoscenza, esso promuove un approccio alla sicurezza basato sulla gestione del rischio e misure tecnologiche, organizzative e di processo coerenti.

Inoltre il 50% delle organizzazioni non ha ancora un budget dedicato.

Poca strategia anche tra le Pmi, che risultano guidate nelle scelte di spesa soprattutto dall’adeguamento normativo (48%), a riprova di una mancanza di consapevolezza del valore di business che ha in sé oggi la sicurezza.

Vestudio propone un metodo di sicurezza informatica continuativa

Vestudio si pone, nel panorama aziendale delle province di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma, come intermediario per affrontare un primo controllo sulle infrastrutture informatiche. Offriamo svariati servizi di sicurezza informatica: scoprili tutti!

Effettuare un Vulnerability Assessment gratuito, o un Penetration Test, dà infatti informazioni chiave per la lotta contro il Cyber Crime. Correre dei cyber risks in questo periodo storico può essere fatale per un’azienda. Per questo motivo proponiamo ai nostri clienti un servizio unico nel suo genere. Si tratta di un servizio di sicurezza informatica continuativa.

Il metodo continuativo non va a lavorare a valle del problema, ma a monte!
Proteggere la propria azienda è molto meglio che riparare i danni una volta hackerata.

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